La Settimana Santa a Castellaneta


"durante i riti della Settimana Santa l'immagine della Beata Vergine Addolorata viene vestita con abito interamente nero"
"durante i riti della Settimana Santa l'immagine della Beata Vergine Addolorata viene vestita con abito interamente nero"

 

La processione che apre i Riti a Castellaneta, è la processione penitenziale dei Dolori di Maria, che si svolge il venerdì antecedente la Domenica delle Palme, organizzata dalla Confraternita Maria SS. Addolorata.

La Processione dei Dolori si è sempre svolta, in maniera diversa rispetto ad oggi;

Oggi la processione si svolge subito dopo la Celebrazione Eucaristica serale in Cattedrale e, snodandosi per le vie del centro storico, fa rientro sempre nella Chiesa Cattedrale. Per la sua caratteristica di processione penitenziale, durante lo svolgimento della stessa, viene recitata la Via Matris, per poter meglio amalgamare, in questo modo, la pietà popolare alla religiosità del momento. Caratteristiche di questa processione sono le Pesare (riproduzione in legno di antiche tavole di marmo utilizzate dai Sodali più rei per penitenza) ed i Crociferi (piccole croci in legno, portate a spalla da 3 Confratelli, che simboleggiano le tre cadute di Cristo sulla via del Calvario).

 

 

Anticamente durante il Triduo pasquale (non si conosce la data esatta), mentre in Chiesa un predicatore parlava alla gente dal pulpito, i Confratelli si muovevano in processione verso la Cattedrale. Giunti d’avanti al portone della Chiesa, in corrispondenza con il termine dell’omelia, il Priore bussava per tre volte consecutive con la “mazza” (simbolo tutt’oggi usato in processione), quasi a voler chiedere il permesso di portare la Madre Addolorata in visita al Figlio. A quel punto il Predicatore diceva: “Entra, Maria, vieni a trovare tuo Figlio” e, aprendo il portone della Cattedrale, i Confratelli entravano in Chiesa, si accostavano al pulpito ed il Predicatore poneva tra le braccia della Vergine un piccolo Crocifisso.

Oggi questa particolare liturgia viene riproposta con ausilio di Immagini e Video in una rappresentazione dal titolo "stabat mater"; al posto del Priore bussa al portone il troccolante ed al posto del crocifisso fra le braccia della Vergine si ha l'incontro tra la venerata Immagine, trasportata a spalla dai Confratelli e l'immagine del crocifisso posto ai piedi dell'altare maggiore.

 

Il giovedì santo, subito dopo la messa in Coena Domini in Cattedrale, le Confraternite sfilano per le vie del Paese per visitare gli altari della reposizione allestiti da ogni comunità parrocchiale. Le coppie formate dai Confratelli sono chiamate per tradizione Perdoni e simboleggiano il cammino di penitenza che ogni Sodale si prefigge di attuare  durante questo rito e durante tutto l’anno. 

Il venerdì santo, dopo l’Azione Liturgica ha luogo la processione dei Misteri. Anticamente questa processione era organizzata dalle Confraternite di S. Francesco di Paola e di Maria SS. Addolorata, che commissionarono la costruzione delle statue raffiguranti i Misteri Dolorosi in cartapesta ad un arista leccese. Fino al 1960 le due Confraternite si alternarono nell’organizzazione della manifestazione; successivamente, a causa dell’esiguo numero di Sodali, le Confraternite declinarono la responsabilità dell’organizzazione alla Parrocchia Cattedrale. (come si evince dagli atti custoditi nell’Archivio storico della Confraternita di S. Francesco di Paola). Attualmente l’organizzazione della suddetta processione è curata dalla Parrocchia Cattedrale, con la collaborazione della Confraternita San Francesco da Paola e della Confraternita Maria SS. Addolorata, che ha continuato a curare il culto verso l’immagine dell’Addolorata. Quest’ultima è una delle più antiche statue, risalente alla fine del ‘700, ed è in legno rivestita con abiti dell’epoca, probabilmente di scuola veneziana. Le statue che sfilano in processione sono in ordine: Cristo nell’orto degli ulivi, Cristo alla colonna (la flagellazione), Cristo alla canna (l’incoronazione), Cristo con la croce (la via Crucis), il Calvario (la crocifissione), la Pietà (la deposizione), Cristo morto (Cristo nel sepolcro) e l’Addolorata. Tutte le statue dei Sacri Misteri, a partire dal 2015, sono state interessate da un lavoro di restauro che si deve ultimare, ad opera delle Confraternite comproprietarie.

"celebrazione dell'azione liturgica del Venerdì Santo in Cattedrale"
"celebrazione dell'azione liturgica del Venerdì Santo in Cattedrale"

 

Il Sabato Santo, a chiusura dei Riti, sfila per le vie cittadine la processione di Gesù morto. La processione è sempre stata curata dalla Confraternita del SS. Sacramento e, cambiando nel tempo alcuni aspetti della sua fisionomia, tutt’oggi mantiene quasi intatta l’originarietà e l’espressione di pietà popolare tipica di questa manifestazione. Di importante rilievo sono i simboli, quali il legno (pesante croce portata a spalla da un “fratello” che inoltre si trascina dietro una lunga corda legata al collo) e le discipline (flagelli di ferro con i quali alcuni Confratelli si battono le spalle in alternanza ritmata) [cfr. Michele Esposito “I riti della Settimana Santa a Castellaneta tra fede e cultura popolare”, STAMPASUD, Mottola (TA) - Castellaneta, marzo 1996].